Se c’è una cosa di cui può certamente vantare il Comune di Loiri Porto San Paolo, oltre a quello che già offre il territorio stesso è, la posizione strategica in cui si trova. Essendo questo nel bel mezzo dei comuni limitrofi di san Teodoro ed Olbia, offre a pochi chilometri di distanza una serie di alternative molto interessanti che facilmente si congiungono con le località confinanti.
Ed una delle opzioni sicuramente più apprezzate è quella del Monte Nieddu.
Roccioso, aspro e ricco di fauna e flora che si contraddistingue per i panorami mozzafiato e le cascate naturali suggestive. Tutta l’aere è tutelata dalla legge regionale 13/1989 e la sua vetta, Punta Magghjòri, svetta a 970 metri sopra il livello del mare. Le attività non mancano di certo, dalle gite in mountain bike al canyoning, tuffi, calate e toboga adatti persino ai principianti, oltre a questo persino trekking e nordic walking. Un monte da scoprire con inizio del percorso a soli 5 km dal centro di San Teodoro.
Un sentiero sterrato di circa 3 km in totale che da Porto San Paolo porta alla spiaggia Corallina e che poi prosegue poco internamente alla costa, fra la macchia mediterranea tipica della Gallura verso la spiaggia di Porto Istana.
Un’alternativa eccellente per chi ama la natura incontaminate, le passeggiate e le bellissime spiagge. Con un tempo di percorrenza stimato di 50 min.
Il sentiero nel quale stiamo per avventurarci, è certamente il più impervio di tutto il territorio comunale di Loiri Porto San Paolo. Si dirama per ben 11 km con una percorrenza totale di circa 4 h 30 min fra, Porto San Paolo – Tiriddò e Tiriddò – La castagna, dove il tragitto giunge al termine.
La nascita di questo particolarissimo nome che è stato attribuito a “Lu Caminu Di Li falchi” in gallurese, ed il Sentiero dei Falchi in italiano, è certamente legata al culto dei racconti del focolare (li conti di lu fuchili) che tenevano incatenati gli irrequieti bambini per i quali quelle storie si animavano diventando quasi reali.
La leggenda narra infatti di un vecchio anziano intento a raccontare ai propri nipoti la storia fra mito e realtà del proprio nonno, noto a tutti come il falco cieco, (Lu Falcu Cecu).
La storia orale narra infatti, che in un giorno del lontano 1867, L’Eroe sbarcò clandestinamente proprio nelle coste di Porto San Paolo con alcuni compagni. Uno degli uomini più abbietti della zona, un certo Giovanni Pinducciu, pare lo avesse ospitato proprio nel suo stazzo di Cala Finanza, chiamato “Lu Serrali”,e scolpita in un monolito di granito posto nel giardino di una casa, che ora ha preso il posto della vecchia abitazione, pare vi sarebbe proprio tale roccia, con incisa un’epigrafe in caratteri maiuscoli che dice : “Qui Garibaldi Per Mentana Sostò“.
Sebbene non si possieda la reale certezza degli avvenimenti accaduti in passato, la trasmissione orale della storia ci insegna che seppur senza prove concrete, persino tali cenni devono essere rispettati.
Il sentiero si articola per circa 2,5 km passando attraverso le calle che dalla piccola frazione di Trudda portano a Montelittu, con un tempo di percorrenza stimato di 1 h 00 min.
La storia ha inizio tempo fa in Corsica fra il XVII e il XVIII secolo, quando due giovani appartenenti a famiglie rivali si innamorarono perdutamente.
Per poter stare insieme e vivere in pace il loro amore furono costretti a scappare per mare, approdando in un primo momento in quelli che all’epoca venivano chiamati i “Monti di Mola”, ossia l’odierna Costa Smeralda.
Purtroppo ai tempi, gremito di contrabbandieri che fecero la spia in cambio di denaro alle famiglie dei giovani amanti, questi, si ritrovarono nuovamente in fuga con soltanto due caprette come unica fonte di sostentamento, per poi stabilirsi definitivamente nella bella collina granitica di Montelittu, li Conchi di Paulesa, che presero il nome da Paula, la protagonista del racconto in un secondo momento.
Una tipica altura dagli anfratti granitici Galluresi e occupata da stazzi, abitazioni sparse fra le campagne che un tempo erano il fulcro della vita di ogni uomo dedito al duro lavoro agropastorale.
Tale collina non fu solo fonte di salvezza per i giovani Romeo e Giulietta Galluresi, ma ben si, per gli sfollati della Seconda Guerra mondiale, e sfortunatamente dove trovarono la morte gli stessi discendenti di Paula nei primi anni del 900’.
Cultura e tradizione di questo angolo di Sardegna
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