Il Territorio

Affascinante, ricco di storia e di bellezze naturali

IL TERRITORIO

Il capoluogo comunale, Loiri, si trova pochi chilometri nell’entroterra, mentre l’estesa Porto San Paolo, sul mare, possiede un attrezzato porto turistico.
Il Territorio di Loiri Porto San Paolo è costituito da un’orografia movimentata, con una campagna bellissima, spesso collinare, ricca di vegetazione, adornata da vasti vigneti, con degli scorci panoramici mai banali che preannunciano le bellezze del mare. Sono numerose le vallate verdeggianti che serpeggiano verso l’ecosistema marino, seguirle non è difficile, ed è divertente. Una volta arrivati alla costa, lo sguardo è attratto magneticamente dalla imperiosa bellezza paesaggistica della montagna in mezzo al mare: Tavolara. Le spiagge, tutte rivolte verso l’Isola, sono composte da arenili chiari lambiti dall’acqua limpida che si frange in mille riflessi verdazzurri.

A Loiri Porto San Paolo l’uomo fa la sua comparsa, plausibilmente, durante il Neolitico, tra il 6000 e il 3000 a.C. circa, come testimoniano i numerosi rinvenimenti archeologici. Il territorio ha continuato ad essere frequentato, presumibilmente senza interruzione sino all’età storica. I Nuraghi ritrovati riferiscono la presenza di vari gruppi nuragici e punici, i cui insediamenti sono stati, successivamente, occupati dai Romani, in seguito alla conquista della Sardegna, divenuta Provincia romana all’indomani della vittoria degli stessi sui Cartaginesi nel 238 a.C. La presenza dei Romani risulta diffusa in tutto il territorio comunale, da Porto San Paolo a Enas. Dopo il periodo giudicale il territorio fa registrare un significativo popolamento, ascrivibile soprattutto agli insediamenti stabili dei pastori sui monti galluresi, dai quali praticavano la transumanza del bestiame verso il mare e viceversa. L’attuale territorio di Loiri Porto San Paolo risulta abitato da tempi molto antichi. Già in età medievale erano presenti alcune comunità, come testimonia la chiesa presente in località S.Giusta, che era importante sede di culto del giudicato di Gallura.

In epoca feudale, durante la dominazione aragonese e spagnola, il territorio era parte di un esteso feudo detto encontrada di Gallura, di cui costituiva l’estrema propaggine sud-orientale. Era classificato come “salto”. Con questo termine si intendevano alcune aree selvagge e boscose all’interno di un feudo, territori in genere usati per la raccolta di legna e per il pascolo del bestiame suino (a causa della presenza di numerosi alberi ghiandiferi), o periodicamente affittati a pastori transumanti.
Il territorio costiero, dove ora si trova Porto San Paolo, era in passato poco abitato e per vari secoli ritenuto insicuro a causa della malaria e delle frequentazioni delle navi barbaresche. Queste ultime durarono in Sardegna fino ai primi dell’Ottocento, mentre la malaria poté essere debellata dall’Isola solo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Il territorio costiero di Porto San Paolo era, così come gran parte delle coste galluresi, sede di traffici e contrabbando fino ai primi del Novecento. Porto San Paolo era anche frequentato da pescatori, spesso provenienti dall’isola di Ponza. In decenni recenti, invece, lo stesso territorio di costa ha riscosso particolare successo come centro di villeggiatura, il che ha portato a uno sviluppo urbanistico particolarmente intenso.

Tra il XVII e la prima metà del XX secolo, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, come in tutta la Gallura, si sviluppa la Civiltà dello Stazzo, basata su un’economia agro-pastorale autosufficiente e caratterizzata appunto dalla presenza di particolari case padronali, alcune delle quali conservano tutt’oggi le loro tipicità, testimoniando la quotidianità delle comunità locali e suoi ritmi lenti e duri, dettati dal rispettato alternarsi delle stagioni e dalla fatica dei lavori prettamente manuali. Una quotidianità vissuta in una dimensione collettiva da una comunità fortemente propensa allo scambio reciproco e all’ospitalità. Valori, questi, che furono in parte compromessi, anche in Gallura, con l’entrata in vigore, nel 1823, del c.d. “Editto delle Chiudende”, che autorizzava “qualunque proprietario a liberamente chiudere di siepi, o di muro, vallar di fossa, qualunque suo terreno non soggetto a servitù di pascolo, di passaggio, di fontana o di abbeveratoio”.

CENNI STORICI

L’usurpazione dei confini, tuttavia, non originò, come da altre parti conflitti cruenti. Nella seconda metà dell’800, tuttavia, le campagne di Loiri Porto San Paolo non furono immuni da faide familiari, talvolta sanguinarie, causate spesso da ragioni morali, quali il tradimento del voto nuziale e, talvolta, materiali, quali la difesa di interessi contrapposti. Conflitti non sempre macchiati dal sangue delle famiglie coinvolte e che sfociavano quasi sempre nella pace tra i contendenti, sancita, spesso, con il contributo di un Sacerdote in una delle tante chiese campestri del territorio, costruite in gran parte in seguito all’opera di evangelizzazione delle campagne voluta da Papa XI (1922-1933). 

Anche con la dismissione dei feudi e con la formazione dei moderni comuni attorno alla metà dell’Ottocento, la zona continuò a essere amministrata dal comune di Tempio Pausania, riuscendo solo nel 1979 a costituirsi in comune autonomo.

L’evangelizzazione, che avvenne per volontà di Papa Pio XI, non fu però sufficiente a sradicare quelle che furono e tutt’ora sono, le usanze arcane d’altri tempi di cui la Sardegna vive.
Le innumerevoli colonizzazioni in tempi ormai remoti, lasciarono alle genti di Sardegna una serie di tradizioni mistiche e Pagane molto significative per tutto il popolo, acquisite nell’epoca e mescolatesi persino con riti di stampo cattolico con il trascorrere dei secoli.

LE TRADIZIONI

Ed il Comune di Loiri Porto San Paolo può ben vantare di una vasta rappresentativa di tali tradizioni.
Durante i festeggiamenti di Ognissanti, tra la fine di ottobre ed i primi di Novembre, si svolge una delle più significative tradizioni del luogo che si spinge in tutta la Gallura ed oltre. Impressionante è persino la somiglianza di tale evento che molto rispecchia le tradizioni pagane Anglosassoni (dovute forse, in tempi non lontani, ad approdi nel nord Sardegna di navi Scozzesi). Durante la notte del 31 Ottobre c’è chi ancora tiene operoso tale rito di buon augurio, dando vita alle così dette Serenate, canti e musiche tradizionali accompagnati da banchetti culinari e vino a fiumi per onorare l’anima dei propri cari ormai defunti. Mentre il 2 novembre, esattamente il giorno in cui si onorano i morti, ogni bambino del luogo, munito di zainetto ed in compagnia dei propri amici, è solito bussare ad ogni porta e portone del paese alla ricerca di dolcetti e caramelle di ogni tipo, e talvolta persino soldini. A tutto questo, si accompagna una frase di rito che cambia in base alla locazione in cui si svolge tale culto. “Morti e Morti “, è sicuramente la parola chiave che appartiene al Comune di Loiri Porto San Paolo.
Altra tradizione culturale estremamente radicata, è quella del fuoco di San Giovanni Battista, in dialetto gallurese, “Lu Fuculoni“,rito contadino che avveniva ancor prima della divulgazione del cattolicesimo in onore del solstizio d’estate e divenuto poi un simbolo di tradizione cristiana dopo l’evangelizzazione. Sicuramente uno spettacolo che attrae i meno conoscitori di tali manifestazioni di fede a stampo pagano, che ogni 24 Giugno rimangono estasiati alla vista di grandi fuochi alimentati da tipiche piante della zona inaridite ormai dal caldo estivo, come l’elicriso, dove i più temerari, mano nella mano saltano attraverso per diventare compari e comari di fuoco per la vita.

LA LINGUA LOCALE

A Loiri Porto San Paolo è molto diffuso l’utilizzo della lingua gallurese, anche da parte delle nuove generazioni, segno di una cultura identitaria fortemente radicata presso la comunità. Oltre al frequente utilizzo nell’ambito della comunicazione orale, sono diversi i cittadini che tengono viva la lingua locale attraverso la Poesia.

Il Gallurese prende vita dalla lingua Sarda e maggiormente da quella Corsa, con quest’ultimo infatti si possono riscontrare corrispondenze linguistiche assai congrue.

CONOSCERE PORTO SAN PAOLO

Cultura e tradizione di questo angolo di Sardegna

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